Folco Vaglienti

Ricercatore di Storia medievale
Dal 2007 è docente del corso di Storia Medievale per Beni Culturali e, dal 2019, di quello per Lingue e Letterature straniere dell’Università degli Studi di Milano, dopo essere stato titolare dell’insegnamento di Storia delle Donne e dell’Identità di genere (2012-2014) e del corso sulle Fonti per l’archeologia medievale (2014-2016) presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici nel medesimo Ateneo.
Dal 2022 è membro della Giunta del Dipartimento di Studi Storici e membro del Comitato di Direzione della Facoltà di Studi Umanistici.
Ha collaborato con la «Nuova Rivista Storica», l’«Archivio Storico Ticinese», il Dizionario Biografico degli Italiani, il Dizionario Biografico delle Donne Lombarde, il Lexikon des Mittelalters, il Dizionario dei giuristi italiani. è membro della Società Storica Lombarda, della Commissione di valutazione del Programma Erasmus Plus Student Traineeship, di cui, dal 2021 è Presidente, del Comitato Scientifico della rivista «Studi di Storia Medievale e di Diplomatica» e del Comitato Scientifico del CISS (Centro Interuniversitario di Studi sul Simbolico). È referente MIUR per la valutazione dei progetti PRIN e ANVUR per la VQR.
Interessi di ricerca
Da tempo impegnato in ricerche sull’esercizio e la dialettica del potere nelle corti tardo-medievali, studia i fenomeni sociali e politici della Lombardia tra Medioevo e Rinascimento, integrando l’utilizzo delle fonti storiche tradizionali con quelle archeologiche, antropologiche e artistiche. È stato inoltre responsabile dei progetti per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale rappresentato dal complesso monumentale dell’antica Ca’ Granda e della sua apertura alla fruizione pubblica. Ancora oggi segue la formazione degli studenti che conducono le visite guidate della sede centrale dell’Università Statale. Autore di numerosi articoli, voci enciclopediche e monografie, dal 2008 si sta dedicando allo studio dei Registri dei Morti della città di Milano (1452-1695), con particolare attenzione agli strumenti politico-istituzionali volti a governare le dinamiche sociali di inclusione e di difesa dei marginali e dei fragili.
Researcher of Medieval History
He’s Professor of “Medieval History for Cultural Heritage Studies” from 2006 and for “Foreign Languages and Literatures” from 2019. He has been Professor of “Sources for Medieval Archaeology” for the Archaeology Specialisation School and member of the Ph.D. Committee for Medieval History. He was also Professor of “History of Woman and Gender Identity” from 2011 to 2013.
At present, he’s member of the Managing Committee of the Faculty of Humanities and member of the Boarding Council of the Department of Historical Studies.
He collaborated with several history journals – among which «Archivio Storico Ticinese», «Nuova Rivista Storica» and «Archivio Storico Lombardo» – and encyclopedias, as the “Dizionario Biografico delle Donne Lombarde”, the “Lexikon des Mittelalters” and the “Dizionario Biografico degli Italiani”.
Research interest
His research is focused on political and social relationships in late Medieval and Renaissance courts using a comparative approach, which combines traditional historicalsources with the evidences obtained from arts, archaeological and medical studies. His most recent work concerns the historical and cultural heritage of the ancient Ospedale Maggiore (home of the University of Milan since 1958). Currently he is part of two research and investigation teams – one led by professor Massimo Galli and other led by professor Cristina Cattaneo - dedicated to the analysis and revision of the “Mortuorum Liber” of Milan, the first European Necroscopic Registry (1452-1695). This registry delineates the will of the dukes to track population mortality and morbidity and suspicious or violent deaths in one of the most important European cities of Ancien Régime. In the specific study context, the analytical evaluation will cover the lifetimes of the citizens of Milan in relation to the recorded putative causes of disease and death. A body of scientific evidences shows how the actual debate about the relationship between healthy nutrition and prevention and treatment of diseases was already explored by health practitioners and physicians. The knowledge of some aspects of nutritional practices in the past can be of interest to better understand the links between the human being, his environment and the health.